Intelligenza Artificiale: il testo del DDL approvato dal Governo

Di Nicolò Rossi - Legal Manager

Sulla scia del Regolamento europeo sull’AI (AI Act), con il Consiglio dei ministri tenutosi lo scorso 23 Aprile è stato approvato il disegno di legge (DDL) “Norme di principio in materia di intelligenza artificiale” per l’introduzione di disposizioni inerenti all’utilizzo di tali sistemi sul territorio italiano, con particolare riferimento a quei particolari settori nei quali l’utilizzo dell’intelligenza artificiale potrebbe avere un impatto significativo a livello sociale ed economico

Uno degli ambiti più sensibili in questo senso è certamente quello sanitario, settore particolare che trova infatti precisa trattazione all’interno del DDL, cui sono dedicati ben 3 articoli. 

Più specificamente, all’art. 7 del DDL, si prevede come l’utilizzo di sistemi di Intelligenza Artificiale non possano selezionare e condizionare l’accesso alle prestazioni sanitarie con criteri discriminatori per i cittadini o essere tali da restringere l’accesso alle prestazioni sanitarie. Sempre in tale articolo, inoltre, si sottolinea il diritto dell’interessato ad essere debitamente informato sull’utilizzo delle tecnologie di intelligenza artificiale che lo riguardano e di ricevere informazioni sulla logica decisionale utilizzata. L’impiego di sistemi di AI in ambito sanitario deve sempre svolgere un ruolo di supporto ai processi di prevenzione, diagnosi, cura e scelta terapeutica, mentre rimane impregiudicata la responsabilità del medico riguardo la decisione finale sullo specifico trattamento. I sistemi di intelligenza artificiale utilizzati nell’ambito sanitario e i relativi dati impiegati, infine, devono essere affidabili e periodicamente verificati e aggiornati in modo da minimizzare il rischio di errori.

L'art. 8 interviene in tema di ricerca e sperimentazione scientifica nella realizzazione di sistemi di intelligenza artificiale in ambito sanitario. I trattamenti di dati, anche personali, eseguiti da soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro per la ricerca e la sperimentazione scientifica nella realizzazione di sistemi di intelligenza artificiale per finalità terapeutica e farmacologica, sono dichiarati di rilevante interesse pubblico (ai sensi dell’articolo 9, lett. g, del GDPR). Tali trattamenti, quindi, possono prescindere dal consenso degli interessati purché siano adottate misure di sicurezza specifiche e sia fornita idonea informativa ai medesimi.

All’art. 9, infine, il DDL introduce disposizioni riguardanti il fascicolo sanitario elettronico e la gestione della sanità digitale. È prevista, infatti, la creazione di una piattaforma di AI gestita dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS), dedicata al supporto dei professionisti sanitari e degli utenti.